L’alopecia è uno dei motivi principali di consultazione in dermatologia canina.
Autore: William Bordeau
Consulente esclusivo in dermatologia
Studio VetDerm,
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Può avere moltissime cause, come esposto dal Prof. MECLENBURG durante l’ultimo congresso della European Society and College of Veterinary Dermatology, che si è tenuto congiuntamente alle giornate annuali del GEDAC a Nizza.
Egli ha particolarmente insistito sulle displasie e distrofie follicolari che possono essere all’origine di alopecie. A tal proposito ha ricordato le differenze tra questi due termini che vengono spesso confusi, in particolare perché non si conosce la patogenesi di alcune dermatosi. In modo semplificato, la displasia è un’anomalia dello sviluppo pilifero senza problema trofico, mentre nella distrofia le anomalie pilifere risultano da disturbi nutrizionali. Tuttavia, esiste sempre una controversia sulla classificazione di alcune alopecie nelle displasie, nelle distrofie, o addirittura nelle atrofie follicolari, sapendo che, inoltre, diversi fenomeni possono essere associati.
Esistono diverse classificazioni delle alopecie canine. In particolare, si possono distinguere in alopecia autoindotta e spontanea, anche se la distinzione non è sempre evidente. Il Prof. MECLENBURG ha scelto una classificazione alquanto insolita, volendo differenziare le alopecie di origine infiammatoria da quelle che non erano di origine infiammatoria.
Per quanto riguarda le alopecie non infiammatorie, si possono separare in alopecie di origine genetica che possono essere congenite o meno, e in alopecie acquisite.
Relativamente alle alopecie non infiammatorie ereditarie, si hanno in particolare le displasie ectodermiche. Queste sono ben note nell’uomo e se ne contano attualmente quasi 200, in particolare la displasia ectodermica anidrotica che risulta da un’alterazione dei recettori dell’ectodisplasina. Sono all’origine di una maggiore fragilità del fusto del pelo, che porterà rapidamente alla sua rottura e all’insorgenza di alopecia. Queste displasie possono essere associate ad altre anomalie, in particolare dentarie. Queste displasie ectodermiche possono essere congenite. Alcune razze sono ben note per avere questo tipo di alopecia, in particolare il cane nudo messicano o il cane crestato cinese. Queste razze alopecici sono più soggette a geloni, dermatiti solari ed epiteliomi spinocellulari.
Esistono anche alcune distrofie pilifere che derivano da anomalie localizzate solo ai follicoli. Alcune sono congenite, in particolare la trichorrhexis nodosa, la tricomalacia midollare o il pili torti che sono stati eccezionalmente descritti nel cane.
Alcune alopecie possono anche derivare da una displasia neuroectodermica che sarà quindi all’origine di un’anomalia melanocitaria. Infatti, i melanociti hanno un’origine neuroectodermica. Si possono classificare qui la displasia dei mantelli diluiti e la displasia follicolare dei peli neri. Si tratta di dermatosi clinicamente molto simili che forse non sono altro che la stessa genodermatosi, ma con espressioni cliniche diverse, la displasia follicolare dei peli neri appare in particolare prima. L’alopecia dei mantelli diluiti è la principale genodermatosi del cane. È stata descritta nei cani con mantelli blu e fulvi di varie razze. L’alopecia progressiva ed estensiva delle zone diluite, inizia tra i 6 e i 12 mesi.
Foto 1: Alopecia a chiazze in un pinscher
Esistono anche le alopecie genetiche che derivano da un’atrofia follicolare. Si osserva un’anomalia del ciclo del pelo, che si traduce in un accorciamento dello stadio anagen o in un allungamento dello stadio telogen. Non sono sempre associate a un’alterazione morfologica del follicolo pilifero o del fusto del pelo. Si può classificare qui l’alopecia a chiazze che è una dermatosi rara di cui esistono 3 tipi a seconda della razza e della localizzazione dell’alopecia sull’animale.
Appare già a 6 mesi, e porta in 5-10 anni a un’alopecia bilaterale e simmetrica. C’è anche l’alopecia ricorrente dei fianchi canina che, come suggerisce il nome, colpisce principalmente i fianchi, anche se altre localizzazioni possono essere interessate. È stagionale e quindi ricorrente, anche se in alcuni casi la dermatosi salta un anno, ma all’estremo può anche essere persistente.
Foto 2: Alopecia dei mantelli diluiti che può tranquillamente evocare una dermatite da allergia alle punture di pulce
Esistono anche displasie follicolari ma non cicliche. Questo riguarda diverse razze come l’husky o il malamute, e l’alopecia, che progredisce lentamente, interesserà diverse zone del corpo a seconda della razza.
Al di fuori di queste alopecie ereditarie, bisogna ora considerare le alopecie acquisite che sono anch’esse molto numerose.
Si hanno così moltissime alopecie che derivano da un’anomalia localizzata a livello del ciclo del pelo. A differenza della prima categoria, sono generalmente reversibili. Si ha così l’effluvium telogen che risulta dalla sincronizzazione dei peli sulla fase telogen a seguito di diversi fenomeni, in particolare uno stress intenso.
Si hanno anche tutte le alopecie che derivano da una disendocrinia e che sono ora ben identificate, per la maggior parte. Si tratta delle alopecie secondarie all’ipotiroidismo, alla sindrome di Cushing, o a un disordine degli ormoni sessuali.
Dopo aver considerato le alopecie non infiammatorie e quindi per le quali non esisteva alcuna infiammazione primaria, bisogna considerare le alopecie infiammatorie. Queste ultime devono essere separate in alopecie infiammatorie di origine infettiva da quelle che non lo sono.
Per quanto riguarda le alopecie di origine infettiva, si tratta di tutte le cause di follicolite. Ovvero le follicoliti batteriche, dermatofitiche e demodettiche. Alcuni virus possono anche essere all’origine di un’alopecia, in particolare il poxvirus.
Le alopecie che non sono di origine infettiva hanno per la maggior parte un’origine disimmune e sono generalmente associate a una follicolite murale, ovvero la presenza di cellule infiammatorie a livello degli epiteli follicolari e non nella luce. In queste alopecie, si ritrovano in particolare l’adenite sebacea, il pemfigo foliaceo, il micosi fungoide, il lupus eritematoso, l’eritema polimorfo e l’alopecia areata. In questo sottogruppo, alcune dermatosi sono associate a un’atrofia follicolare, si tratta in particolare della dermatomiosite, dell’alopecia da trazione e dell’alopecia post-iniezione.
Questo articolo mostra la molteplicità delle cause delle alopecie canine, e quindi la difficoltà di determinarne l’eziologia. Bisogna tuttavia ricordare che solo l’identificazione della causa sottostante ne permetterà la completa risoluzione, se ciò è possibile.
Bibliografia
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